Archivi della categoria: Inquinamento

Toscana infelice. Inchiesta Keu, 24 persone e 6 società rinviate a giudizio L’udienza preliminare si aprirà il prossimo 12 aprile 2024: al riguardo Italia Nostra chiede alla Regione di valutare con la dovuta attenzione la possibilità di costituirsi parte civile. Rassegna stampa

Video

Rai 3 21 maggio 2021. Keu, pareri tecnici ignorati

Non è l’arena, 13/ottobre 2021 (a partire da 2h.10min. 48″). La Toscana dei veleni. Danilo Lupo, Nello Trocchia e Massimo Giletti in “Non è l’arena” chiamano in causa il mondo politico toscano

NoiTv ReteVersilia, 8 gen 2024. Inchiesta Keu: a processo 24 persone e 6 aziende

Teletruria TVWEB, 8 gen 2024. Inchiesta Keu, chiesti 24 rinvii a giudizio

Stampa e web

Italia Nostra Firenze, 16 maggio 2022. La pazienza (?) di un popolo: non di solo KEU si nutrono suoli, falde e mari toscani

Agenziaimpress.it.13 Marzo 2023. Inchiesta Keu, archiviata la posizione di Giani: “I fatti dicono tutto”

Il tempo, 8 gennaio 2024. Inchiesta Keu, Dda Firenze chiede il processo per 24 persone e 6 società

Pisa today, 9 gennaio 2024. Inchiesta Keu, chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone. Anche la sindaca di Santa Croce sull’Arno Deidda, il consigliere dem Pieroni e l’ex capo di gabinetto della Regione Gori dovranno comparire davanti al giudice

Arezzo notizie, 9 gennaio 2024 (con interessanti rimandi ad articoli e video precedenti). Inchiesta Keu, chiesto il rinvio a giudizio per 24 persone e 6 società. Ci sono anche Chimet e Tca

lanazione.it, 9 gennaio 2024. Keu, i colloqui che scottano: “Voto, devi arrivare terzo”

lanazione.it, 9 gennaio 2024. Caso Keu, la carica di Deidda: “Sono innocente e ve lo dimostrerò”

lanazione.it, 6 gennaio 2024. Keu al Green park, il gruppo No Valdera avvelenata attacca Franconi

Pisatoday.it, 10 gennaio 2024. Inchiesta Keu, dal Pd sostegno a Deidda e Pieroni, la Lega determinata a fare chiarezza

Firenzetoday.it, 11 gennaio 2024. Da una ‘costola’ dell’inchiesta Keu spunta un’altra indagine sul traffico di rifiuti: 5 indagati e 8 ditte perquisite

lanazione.it, 11 gennaio 2024. Terre avvelenate dal Keu. Nuovo terremoto politico. Interrogazione al ministro

lanazione.it, 11 gennaio 2024. Inchiesta Keu. Interviene il Movimento Consumatori di Arezzo

I REATI AMBIENTALI: UNA DISCIPLINA INSODDISFACENTE

Pubblichiamo lo scritto di Roberto Barocci, del Forum Ambientalista, sullo stato dell’arte – insoddisfacente – della repressione dei reati ambientali in Italia.( Leggi Tutto)

Danni alla salute pubblica (e tagli indiscriminati alle alberature). Berlino: una nuova ricerca condotta su circa 18000 casi di infarto ripropone la relazione tra il livello di PM10 e gli eventi cardiovascolari

Stando ai risultati della ricerca presentata da ricercatori berlinesi all’ultimo congresso della European Society of Cardiology, così come ripreso anche nel sito della Fondazione Veronesi e da Il FattoQuotidiano, si potrebbe affermare che 1 giorno di aumento delle polveri sottili, e ancor più 3 giorni di aumento della cncentrazione delle medesime, comportano un picco nei casi di infarto (nei non fumatori).

Questa ricerca, preceduta da altre indagini sviluppate anche in Italia che prospettano analoghe risultanze, ancora non ha trovato ampia diffusione sui media ma è estremamente importante (e allarmante!) anche perché riduce a poche decine di ore l’esposizione ad alte concentrazioni degli agenti che provocano rischi cardiovascolari

Spiace ricordare che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese e che nel  2018 le Malattie cardiovascolari costavano alla Sanità 21 miliardi all’anno.

Ora aggiungiamo noi, è arcinoto l’effetto antinquinante delle alberature, e in particolare di quelle giunte a maturità. Sappiamo anche che non tutte le piante che si abbattono a Firenze (e altrove) sono irrimediabilmente malate e che non tutte vengono sostituite o sostituite adeguatamente.

Che cosa significa? Significa che anche essenze come il Gingko biloba (un albero che ha una grande resistenza e un altrettanto grande capacità di assorbimento degli agenti inquinanti) devono crescere un certo numero di anni (il numero preciso  è ancora in discussione, ma di anni si tratta) per offrire quei servizi ecosistemici analoghi a quelli esercitati oggi, ad esempio, dai pini sessantenni di viale Redi. Ebbene i dati offerti dai ricercatori berlinesi sembrano suggerire che la salute di tutti (considerando anche il costante ricorso ai combustibili fossili) non dispone di tutto questo tempo.

La scienza: European Society of Cardiology, 23 agosto. Air pollution is associated with heart attacks in non-smokers

La medicina fondazioneveronesi.it, 26 agosto. Più l’aria è inquinata e più aumenta il rischio infarto. Che l’inquinamento atmosferico sia dannoso per i nostri polmoni non è certo una novità. Ma se questo è particolarmente evidente, c’è però un altro apparato -quello cardiovascolare- che risente fortemente dei danni dell’inquinamento. Vivere in zone inquinate infatti aumenta significativamente il rischio di infarto ed ictus.

I media: Il fatto qutidiano.it, 27 agosto. Inquinamento, lo studio: trovato legame tra gli attacchi di cuore e i veleni immessi nell’atmosfera. Lo studio ha analizzato le associazioni tra ossido nitrico, particolato con un diametro inferiore a 10 micrometri (PM10) e condizioni meteorologiche con l’incidenza di infarto del miocardio nella zona di Berlino. I dati hanno evidenziato che, nel periodo in esame, l’infarto miocardico era significativamente più comune nei giorni con elevate concentrazioni di ossido nitrico e quando nei tre giorni precedenti c’era stata un’elevata concentrazione media di PM10.

La pazienza (?) di un popolo: non di solo KEU si nutrono suoli, falde e mari toscani

FANGHI ROSSI DI SCARLINO: … SI INSISTE DA MEZZO SECOLO

La Repubblica, 11 agosto 1988 (sic!). SCARLINO e’ finito lo scarico dei fanghi a mare

ITALIA NOSTRA sul Fatto quotidiano.it, 2 aprile 2021. Gessi rossi (rifiuto della produzione del Biossido di Titanio)[….]. Dai documenti ufficiali risulta che dalla Venator di Scarlino alla cava di Montioni siano partiti circa 70 camion al giorno per conferire circa 200 mila tonnellate annue di gessi rossi nella cava.[…] Il rilascio nei terreni di Solfati, Cloruri, Manganese, Nichel, Cromo e Ferro, che possono essere considerate traccianti dei gessi rossi, ha portato nel tempo – per lisciviazione – alla contaminazione delle acque sotterranee monitorate […] il secondo Rapporto della Commissione Parlamentare Ecomafie, (24 marzo 2021) scrive “Non si comprende la ragione per cui si continui a consentire tuttora l’apporto di tali rifiuti nella cava, posto che, nonostante le deroghe per il Cromo, il Vanadio e i Cloruri, prosegue incessante il rilascio in falda di Solfati, Manganese, Ferro e altri metalli. […] La Commissione ha stimato che “il risparmio all’anno per l’azienda sui costi di smaltimento è stato di 15.800.000 Euro, che in circa 15 anni di conferimenti corrispondono ad un risparmio di 237.000.000 Euro” LEGGI TUTTO

TGR Toscana 22 ottobre 2021 Gessi rossi: cinque indagati. L’inchiesta della Dda di Firenze sui “gessi rossi”, rifiuti prodotti a Scarlino nel grossetano e conferiti nella cava di Montioni a Follonica. Cinque indagati per traffico illecito di rifiuti.

FANGHI BIOLOGICI

Etrurianews.it 11 maggio 2022. Frosinone – Traffico illecito di rifiuti e inquinamento, 2 arresti e 14 indagati. Sequestrato il depuratore di Ceccano. […] Gli indagati procedevano a conferire fanghi biologici presso discariche site in Toscana, senza un previo trattamento, in violazione delle prescrizioni autorizzative e della normativa relativa alla classificazione dei rifiuti. Leggi Tutto

tuttoc.com, 12 maggio 2022. Pontedera, Navarra indagato per traffico illecito rifiuti: “Ma sono tranquillo”. […] Secondo quanto emerso dall’attività investigativa e viene riportato dai colleghi de La Nazione, le miscele di rifiuti prodotti dalla Navarra contenenti fanghi biologici conferiti dal depuratore di Ceccano sono stati inviati in varie discariche. Anche a Pontedera e a Piombino. Leggi Tutto

RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO

Quinews Valdicornia, 9 maggio 2022. Rigassificatore, “ora tutti a dire che non sanno”. Siamo circondati da ignavi: tutti a dire che non sanno, che c’è bisogno di tempo per capire. Evidentemente uno stabilimento agonizzante da anni e un spedale che sta chiudendo pezzo per pezzo non bastano a far loro capire la situazione in atto LEGGI TUTTO

Il sole 24ore.com, 12 maggio 2022. Acciaierie e rigassificatore, dove va Piombino (e cosa rischia). Dai vari incontri con i sindaci dei Comuni dell’Isola d’Elba, di Follonica e della Val di Cornia, i sindacati, le aziende, le associazioni e i comitati e, a conclusione, con i cittadini, secondo quanto ha riportato lo stesso Ferrari che pure ha aperto a un tavolo comune sul progetto, è emersa “una posizione contraria unanime al posizionamento di un rigassificatore galleggiante”. LEGGI TUTTO

KEU

Nazione.it, 14 apr 2022. Keu, un anno fra veleni e paure. “A maggio la verità dai carotaggi”. Un anno di ferite ma anche di lotta, perché comitati e cittadini non abbassano la testa e danno battaglia per far emergere tutta la verità su uno scandalo che ha travolto anche la politica regionale, con le dimissioni da capo di gabinetto della presidenza della Regione da parte di Ledo Gori, indagato per corruzione.

Non è l’arena, 14 ottobre 2021. La Toscana dei veleni. Danilo Lupo, Nello Trocchia e Massimo Giletti in “Non è l’arena” chiamano in causa il mondo politico toscano

Non è l’arena, 27 ottobre 2021. Toscana e rifiuti tossici, la portavoce del comitato No Keu: “In un certo senso ‘ringraziamo’ la ‘ndrangheta perché ha sollevato l’interesse nazionale”

…segue

La Toscana dei veleni. Danilo Lupo, Nello Trocchia e Massimo Giletti in “Non è l’arena” chiamano in causa il mondo politico toscano

Non è l’arena – Puntata del 13/10/2021 (a partire da 2h.10min. 48″)

Incendi di fine estate: dopo i boschi, anche la città (Firenze) brucia!

Riflessioni e domande ad una settimana dallo spaventoso rogo vicino alle Cascine di un deposito di stoccaggio di alberi abbattuti e potature (di Mario Bencivenni)

Il grande incendio che ha mandato in fumo tonnellate di alberi abbattuti e di potature stoccate in un’area privata posta in riva destra del Mugnone a due passi dall’Indiano cioè dalla parte terminale del parco delle Cascine, mi ha fatto pensare che il desiderio evocato nella bella canzone di Irene Grandi e dei Baustelle “Bruci la città” dopo 14 anni dal successo di quel testo fosse stato esaudito. Il dramma è che quello evocato nella canzone era solo una metafora per esprimere il desiderio che nulla avrebbe potuto disturbare o interrompere l’intensità della passione di due ore di amore. L’incendio invece che si è verificato nella notte di venerdì 3 settembre scorso è un incendio vero che ha lasciato sulla città conseguenze gravi che potevano anche essere ancor più disastrose.

Riassumiamo qui sinteticamente quello che è successo:

  • In un’area posta fa la ferrovia e l’argine del Mugnone confinante con la parte ovest del Parco delle Cascine, adiacente su tre lati ad un locale di ristoro e discoteca, prossima ai tessuti edificati delle Piagge, di via Baracca, di Piazza Puccini e dell’Isolotto, da tempo è stato realizzato un deposito di stoccaggio di tronchi e residui di alberature abbattute o potate per essere trasformate in cippato e altro.(Fig. 1) LEGGI TUTTO