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Il conflitto di interessi PD prende il volo a Firenze

Fonte: Il Fatto Quotidiano, 16 apr. 2011
Di: Ferruccio Sansa

Il conflitto di interessi PD prende il volo a Firenze.
Nell’affare del nuovo scalo il fondo gestito dall’ex assessore

Un ex assessore alle Infrastrutture della Regione Toscana che quindici giorni dopo aver lasciato l’incarico entra nel cda di un fondo pronto a investire nelle stesse infrastrutture. Un uomo che mentre siede nel consiglio di amministrazione è coordinatore del settore Infrastrutture del Pd.
La storia di Riccardo Conti, esponente del Pd vicino a Massimo D’Alema, è emblematica delle polemiche che rischiano di spaccare il centrosinistra toscano. Oggetto: le grandi opere. Due in particolare: gli aeroporti (Firenze, ma anche Siena) e la famigerata autostrada Livorno-Civitavecchia. Da una parte il Pd, soprattutto la componente dalemiana, che sostiene le opere in singolare consonanza con il Pdl (il ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli). Dall’altra l’Idv e la sinistra che mostrano più di una cautela.
Cominciamo dall’aeroporto di Firenze (tra i soci il gruppo Benetton). Nessuno ha dubbi: la struttura attuale non è adeguata a una città con 8 milioni di turisti l’anno. Le ipotesi: la realizzazione di una pista parallela all’autostrada (200 milioni) oppure l’allungamento di quella attuale (60 milioni).
A chi, soprattutto a Firenze, si schiera per la costruzione del nuovo tracciato, rispondono i comuni vicini: la pista parallela “peserebbe” su di loro invadendo zone agricole di pregio. Il progetto è fortemente avversato dal Coordinamento dei Comitati della Piana di Prato, Firenze e Pistoia.
Ma il dibattito non è solo logistico. Imprenditori e politici giocano ruoli chiave. E il centrosinistra segue, appunto, due piste diverse. Le cronache cittadine registrano le prese di posizione a favore della nuova pista. Prima fra tutte quella del sindaco Matteo Renzi che vedrebbe l’aeroporto ampliarsi liberando aree da destinare magari allo stadio (altre polemiche). Ma tra gli alleati di Renzi spunta il toscanissimo ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli (Pdl).
I nodi, però, sono altri. L’Idv è perplessa. A cominciare da Anna Marson, assessore regionale all’Urbanistica, che sta suscitando malumori nel Pd toscano per le sue scelte anti-cemento: “La Regione ha approvato un documento che prevede entrambe le ipotesi. Ma per la pista parallela dobbiamo ancora valutare il rapporto con l’ambiente”. Marson racconta: “Vedo grandi manovre a livello nazionale per la nuova pista”. Quali? “Il ministero delle Infrastrutture ha presentato uno studio in cui l’aeroporto di Firenze improvvisamente diventa di interesse nazionale”, spiega l’assessore. Aggiunge: “Poi c’è l’Enac, che dovrebbe essere garante. Invece si è schierato per la seconda pista”. Il presidente Vito Riggio l’ha detto chiaramente: “Senza nuova pista l’aeroporto finirà in serie B”.
Qui la questione si allarga. Ampliare l’Amerigo Vespucci significherebbe mettere in sofferenza tre scali importanti nel raggio di 150 chilometri: Firenze, Bologna e Pisa. E infatti a Pisa non l’avevano presa bene perché l’aeroporto va a gonfie vele (4 milioni di passeggeri l’anno). Oggi il sindaco Marco Filippeschi pare più tranquillo: “La Regione ha stanziato 28 milioni per il trasporto veloce tra la stazione e l’aeroporto. Questo indica la scelta di puntare su Pisa. Con Firenze non dobbiamo essere concorrenti, ma alleati”. L’assessore Marson ricorda altri “dettagli”: “La pista parallela potrebbe porre problemi di sicurezza e di rumore nei paesi vicini”. Ancora: “Così si allontanerebbe l’aeroporto dalla Piana di Castello, aumentando il valore delle aree dove Salvatore Ligresti deve costruire (il re del mattone lombardo è anche socio dell’aeroporto, ndr)”.
Non basta. Marco Manneschi, consigliere regionale Idv, punta il dito sul Pd: “Il fondo di investimenti F2i vuole entrare nella società dello scalo fiorentino. È stato proprio l’ex assessore Riccardo Conti a comunicarlo. Ci colpisce che si ritrovi, in veste di manager, a voler comprare le infrastrutture di cui si occupava come amministratore”.
Ecco le due anime del centrosinistra. Conti è anche coordinatore del settore Infrastrutture del Pd. E soprattutto è stato uno degli sponsor della contestatissima autostrada Livorno-Civitavecchia (che dovrebbe essere realizzata dalla Sat, controllata da Benetton): “Certo che sono favorevole, è l’unica zona costiera d’Europa senza un’autostrada. Ma va fatta bene, deve essere ambientalizzata, non un troiaio”, spiega oggi Conti. Una grande opera che, di nuovo, ha sollevato questioni di opportunità sul doppio ruolo (prima politico, poi manageriale) di un esponente Pd: Antonio Bargone è stato sottosegretario proprio ai Lavori Pubblici e oggi si ritrova presidente della società che realizzerà l’autostrada.
Sempre il Pd vicino a D’Alema. Conti non si scompone: “Sono amico di Massimo, è un peccato?”. E il passaggio dalla poltrona di assessore a quella di manager nelle infrastrutture? “Il nostro fondo è pubblico-privato e non ha intenti speculativi”. Ma chi l’ha indicata per la poltrona? “La fondazione Monte dei Paschi di Siena”.
La “banca rossa”, l’ultimo tassello dell’amore tra il centrosinistra e gli aeroporti toscani. Mps è tra i soci del fondo F2i. Non solo: è anche nello scalo di Siena (21 per cento) di cui sostiene l’ampliamento (avversato dagli ambientalisti, e non solo). Una storia finita in Procura: il presidente di Mps, Giuseppe Mussari, è sotto inchiesta per concorso morale in turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Secondo i pm Mario Formisano e Francesca Firrau, la selezione del partner privato per l’adeguamento infrastrutturale dell’aeroporto di Ampugnano fu falsata.

Manifestazione contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano

A coronamento del ricorso firmato da Italia Nostra già presente sul nostro blog – clicca qui per leggere l’articolo – e sul sito nazionale dove potete leggere la nutrita rassegna stampa, pubblichiamo l’invito alla manifestazione di sabato 21 novembre a Siena contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano.
Per maggiori informazioni sulla vicenda vi segnaliamo il sito del “Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano-Siena”

Protesta contro l’allargamento dell’aeroporto – Scalo di Ampugnano 4 ricorsi al Tar

Fonte: La Repubblica – Firenze 3/4/08

Protesta contro l’allargamento dell’aeroporto
Scalo di Ampugnano 4 ricorsi al Tar

Travisamento dei fatti, falsità dei presupposti. Il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano (a 12 chilometri da Siena) è tutto tranne che trasparente. Lo sostiene la Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio, che riunisce proprietari di immobili e di aziende biologiche e agrituristiche, e che, insieme con Italia Nostra, ha presentato quattro ricorsi al Tar Toscana chiedendo l’annullamento di altrettante delibere del Consiglio provinciale, del Comune e della Camera di Commercio di Siena, nonché del Comune di Sovicille. La Associazione si è affidata all’avvocato Gianluigi Ceruti, che ha vinto la causa contro il parco eolico di Scansano. Con le delibere contestate i quattro enti pubblici senesi, soci della società Aeroporto di Siena, hanno deciso di concorrere all’aumento di capitale dell’azienda aeroportuale per un totale di 20 milioni di euro, interamente destinati alle opere di ampliamento dell’aeroporto proposte dal Fondo Galaxy, nuovo partner imprenditoriale della società.
La contestata falsità dei presupposti nasce dal fatto che i quattro enti pubblici senesi hanno fondato le loro delibere su un decreto del primo luglio 2002 della Regione Toscana che, dopo aver esaminato un progetto presentato dalla società aeroportuale, escludeva che esso fosse soggetto a Valutazione di impatto ambientale, a patto che venissero rispettate una serie di prescrizioni. Quel progetto prevedeva l’allungamento della pista e alcune modeste opere, con previsione di uno sviluppo dei flussi di traffico a circa 35 mila passeggeri per anno nel 2005 e a circa 100 mila nel 2010. Ma – si obietta nei ricorsi – il riferimento nelle delibere a quel progetto è del tutto fuorviante, perché l’aumento di capitale è stato deliberato per realizzare il progetto ben più ambizioso del Fondo Galaxy, che prevede una maggior quantità di opere e un ben più consistente flusso di passeggeri (oltre 200 mila nel 2010, quasi 500 mila nel 2020). I ricorrenti sottolineano che l’aeroporto si trova all’interno del bacino di Luco, principale fonte di approvvigionamento idrico di Siena, che tutto intorno vi sono siti di importanza comunitaria e che più a sud scorre il fiume Merse, e temono gli effetti dell’incremento del traffico aereo sia sull’ambiente che sulla salute degli abitanti.

(f.s.)

Rassegna stampa sulla manifestazione contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano del 21 novembre 2009

Ampugnano Siena

Fonte: Toscana TV

‘No all’aeroporto di Ampugnano’, il comitato annuncia manifestazione a Siena il 21 novembre 12/11/2009
‘Operazione opaca e poco speculativa’, così viene definito il progetto di ampliamento del vecchio aeroporto militare a pochi chilometri da Siena, portato avanti dalla società Aeroporti senesi S.p.A.

Uno contro tutti, ovvero il comitato contro le istituzioni. Il primo contrario alla realizzazione dell’aeroporto ad Ampugnano, una manciata di chilometri da Siena, le seconde – e per essere più precisi Provincia e Comune di Siena, Comune di Sovicille e Monte dei Paschi – decise a dar vita ad un’operazione che potrebbe contribuire al turismo della zona. La battaglia è apertissima e il 21 novembre a Siena ci sarà una manifestazione promossa dal comitato Ampugnano e dall’associazione ‘Ampugnano per la salvaguardia del territorio’ che ora dicono: ‘Operazione opaca e puramente speculativa’. L’iniziativa è stata presentata stamani, presente anche Italia Nostra. Il comitato chiede che i soldi destinati alla realizzazione dell’aeroporto vengano utilizzati per asili, case di riposo e strade, e soprattutto mette l’accento sulle ripercussioni ambientali dell’opera che è situata su una falda acquifera potabile, e che produrrebbe scarichi di carburante che interesserebbero un raggio di molti chilometri (‘non dimentichiamo – dice il comitato – che si parla di Siena, uno dei territori più belli d’Italia’). In altre parole uno scempio, un disastro ambientale che per giunta, a sentire il comitato, non darebbe neppure garanzie occupazionali, anzi.

Fonte: Il Corriere di Siena, 13/11/2009
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Breve nota di Italia Nostra sulla manifestazione di Ampugnano e rassegna stampa sulla manifestazione

La manifestazione contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano di sabato pomeriggio a Siena è stata uno straordinario successo che ha registrato la partecipazione di circa 2000 persone, fra cui molti nomi di spicco del mondo intellettuale/culturale italiano.
In rappresentanza d’Italia Nostra nazionale erano presenti il vicepresidente Nicola Caracciolo – che ha fatto un intervento a conclusione della manifestazione – e Mariarita Signorini Membro di Giunta nazionale, mentre Salvatore Settis e altri Consiglieri hanno inviato la propria adesione.
Mai si sono viste sfilare così tante bandiere di Italia Nostra: la sezione di Siena era presente in forze, quindi, oltre ad aver firmato il Ricorso al Tar contro l’ampliamento dell’aeroporto insieme al Comitato medesimo, Italia Nostra era anche ‘in piazza’, dove erano presenti anche il WWF e partiti politici (che hanno sfilato senza bandiere).
Straordinari i BANDAO che hanno ritmato la manifestazione a suon di musica e percussioni.

Fonte: Il Corriere di Siena, 23/11/2009
Di: Stefano Bisi Continua a leggere →

Italia Nostra Firenze aderisce alla manifestazione NOTAV del 28 novembre 2009

Firenze il 26-11-09

Italia Nostra aderisce alla manifestazione di sabato 28 novembre
che partirà alle ore 15,30 da Piazza San Marco.

L’Associazione è impegnata da anni contro il sottoattraversamento AV di Firenze e ha aderito fin dagli esordi alla Consulta TAV, composta dal coordinamento di comitati, associazioni e cittadini contro questo progetto di altissimo impatto ambientale, inutile, costosissimo, che potrebbe mettere in serio pericolo case e monumenti della città tutelata dall’UNESCO. Di sicuro metterà in gioco la qualità della vita e della salute dei cittadini a causa di una cantierizzazione che durerà almeno 15 anni, mentre già si registra lo sforamento della soglia limite per il PM10 per ben 73 volte solo nell’anno in corso.
Ma c’è un progetto alternativo al tunnel: valutiamolo.
Per tutto questo Italia Nostra ha deciso di scendere ancora una volta in piazza, è la seconda volta in una settimana dopo la fortunata manifestazione contro l’Aeroporto di Ampugnano che ha registrato quasi 2000 partecipanti. Chiediamo che il passaggio dell’Alta velocità da Firenze sia completamente rivisto.
Saranno presenti esponenti in rappresentanza del nazionale:

  • Mariarita Signorini membro di Giunta nazionale
  • Presidente prof. Leonardo Rombai presidente della sezione di Firenze di Italia Nostra
  • noti esponenti della cultura italiana
  • Prof. Mina Gregori