Archivi della categoria: Amianto

Grandi opere della Toscana bloccate nel corso degli anni da un mix di intoppi burocratici, finanziamenti a singhiozzo e ripensamenti (AGI, Agenzia Giornalistica Italia)

11:36 (AGI) – Firenze, 13 mar. – Inadeguate, spesso attese e mai completate: sono alcune delle grandi opere della Toscana bloccate nel corso degli anni da un mix di intoppi burocratici, finanziamenti a singhiozzo e ripensamenti. Se c’è una parte della Regione che corre, infatti, accanto c’è un sistema di rinnovamento infrastrutturale al palo, che frena un maggiore sviluppo regionale. “La Toscana ha sacrificato molto del suo territorio senza migliorare le problematiche infrastrutturali  – analizza Leonardo Rombai, professore dell’Università di Firenze in geografia storica applicata ai temi paesaggistico-ambientali e territoriali, oggi in pensione –  ferrovie e strade sono rimaste inadeguate di fronte allo sviluppo regionale che ha accentrato servizi e trasporti nei grandi centri, calamitando lo sviluppo a scapito di zone intermedie che sono rimaste indietro. È mancato un disegno in grado di coinvolgere tutto il territorio”.                               In Toscana la regina delle opere incompiute è l’autostrada Tirrenica (A12) che dovrebbe collegare Genova a Roma e aspetta da più di 60 anni di essere completata. Il progetto, costato negli anni oltre 4 miliardi di euro, prevede un percorso di 242 chilometri lungo la costa toscana. L’opera, partita nel 1968 come una delle infrastrutture più importanti del Paese, nonostante vari ampliamenti (l’ultimo nel 2016) non è neanche a metà: manca la parte centrale di 180 chilometri tra Cecina (Livorno) e Tarquinia (Viterbo). (AGI) FI6/MAV

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Suona la campanella alla nuova scuola media “Dino Compagni”: non è mai troppo tardi per conoscere luci ed ombre di un percorso lungo e tortuoso giunto a destinazione

Scuola Dino Compagni: il patrimonio arboreo prima e dopo degli abbattimenti (lato Via Sirtori-Via delle Centostelle) 

Quest’anno gli allievi della scuola media, che per tre anni e mezzo hanno frequentato le aule della scuola-parcheggio presso l’ex l’Istituto dei ciechi di Via Nicolodi, varcheranno la soglia della nuova scuola Dino Compagni di Via Sirtori. Il sindaco Nardella sarà lì, all’entrata, lunedì 16 ad attendere allievi e allieve.

E’ bene che i cittadini tengano viva la memoria storica e sappiano che questa meta arriva dopo un percorso lungo e tortuoso, nel quale si sono elevate voci dal versante dei genitori e dei loro rappresentanti nei consigli di istituto della scuola e dei cittadini del quartiere, che hanno contribuito in modo decisivo a mettere a segno gli aspetti positivi di questo progetto, come l’obiettivo di avere 24 classi e non 21 della dimensione di 50 mq circa, quando gli allievi, per anni, sono stati ristretti fino all’ultimo in aule di 40 mq in cui stavano fino a 28 allievi, in ambienti sempre più precari e fatiscenti.

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Discarica in fiamme, Italia Nostra:”Si apre un grave problema ambientale”

Fonte: StampToscana

“Ció che è accaduto apre un problema ambientale molto grave. La discarica accoglie anche alcune tipologie di rifiuti classificati “pericolosi”, tra i quali quelli contenenti amianto. Quindi, oltre alla diossina e alle polveri sottili, che inevitabilmente si producono con l’incendio, è probabile che siano state disperse altre sostanze pericolose per la salute”. Lancia un fortissimo allarme, il vicepresidente di Italia nostra Toscana Mauro Chessa, che aprla nome del Direttivo toscano, per quanto riguarda l’incendio che due giorni fa è scoppiato nella discarica del Cassero, a Serravalle Pistoiese.

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Manifestazione 11 aprile 2015 “No Inceneritori, No Aeroporto, Sì Acqua Bene Comune”

Concentramento: ore 15 Casa Rossa Osmannoro
Arrivo: ore 18/18,30 Regione Toscana via di Novoli – Parco San Donato
Al termine del corteo sarà attivo un servizio navetta per riportare i manifestanti alla Casa Rossa, nei dintorni della quale ci sono ampi parcheggi per le automobili.

Di seguito l’appello e la lista dei promotori della manifestazione:

Riprendiamoci subito territorio, salute e lavoro 
NO inceneritori, NO aeroporto!!
SI’ acqua bene comune!!
Basta nocività nella Piana Firenze-Prato-Pistoia!
Le alternative ci sono!!

Nei prossimi mesi, Quadrifoglio-Hera (Qthermo) e Aeroporto di Firenze (AdF)  vorrebbero aprire i cantieri!
Fermiamo l’inceneritore di Case Passerini e tutti gli inceneritori, come quelli di Montale e Baciacavallo, per dire SI alla strategia rifiuti zero, per differenziare, ridurre, recuperare, cambiare il modo di produrre/consumare le merci, per creare nella Piana un grande“Distretto del riciclo e del riuso”con effetti positivi per nuova occupazione e nuove economie, per dire basta alla combustione dei rifiuti, ai danni per la salute e l’ambiente, allo spreco di risorse.
Fermiamo il nuovo aeroporto di Firenze per dire SI a collegamenti ferroviari veloci con lo scalo di Pisa e limitare l’attività dell’attuale aeroporto di Peretola, già incompatibile con la vita delle popolazioni circostanti.
La Piana Firenze-Prato-Pistoia non ha lo spazio per costruire un nuovo costoso aeroporto da 5 milioni di passeggeri all’anno: un grande affare per pochi che distruggerebbe le condizioni di vita delle popolazioni (rumori, inquinamento, danni alla salute, alterazione dell’assetto idrogeologico..), cancellerebbe le Oasi esistenti (già pagate con soldi pubblici) e il Parco della Piana, progettato da circa 20 anni per salvaguardare le aree verdi e le attività agricole, metterebbe a rischio il Polo Scientifico di Sesto F.no, sarebbe incompatibile con le funzioni già realizzate e previste nell’area.
Il territorio è già saturo di inquinamenti e veleni!!
Lotte, movimenti e comitati hanno costruito in questi anni nuovi legami solidali, veri e propri “laboratori di concrete alternative” per una migliore qualità della vita e del lavoro, per un territorio vivibile. Abbiamo bisogno di:
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Amianto a Scuola, una incredibile Vergogna fiorentina

Fonte: Nove da Firenze, 20/02/2015
Di: Antonio Lenoci

L’appello a Roma, i fondi dell’Inail per ricostruire il Biennio: e gli ex studenti?

Si torna a parlare dell’Istituto fiorentino Leonardo Da Vinci, il tema di attualità è ancora l’Amiantoracchiuso nella struttura prefabbricata denominata “Biennio” poiché ospita i due anni di formazione propedeutici alla specializzazione.
“Vietato correre e sbattere le porte” per limitare il rischio di vibrazioni e rotture, con successiva dispersione di materiale. E’ oggi “La Scuola dove non si può correre”. Ora fa Notizia. L’informazione è affascinante quanto perversa e diabolica: pare quasi che l’Amianto sia comparso nelle ultime settimane.
Si parla oggi dei fondi che mancano per abbattare la struttura e ricostruirla. Abbatterla e ricostruirla? Una Scuola che merita l’abbattimento ha ospitato e continua ad ospitare studenti?
Quantomeno curioso come il video che presenta l’offerta strutturale dell’Istituto mostri le Officine, la Biblioteca, le scale che salgono e scendono, l’importantissimo campo da calcio, il Palazzetto ed ometta proprio le immagini del Biennio.
Una soluzione per trovare i fondi utili in tempi rapidi la propone l’opposizione di sinistra in Palazzo Vecchio: “La situazione in cui versa l’ITI Leonardo da Vinci, nella sede del biennio, è ad alto rischio come dimostrano le sorprendenti condizioni che studenti e docenti sono costretti a rispettare ogni giorno” affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Giacomo Trombi, insieme alla Consigliera Donella Verdidel gruppo ‘Firenze riparte a sinistra con SEL, Fas e Prc: “Proponiamo a Città metropolitana e Comune che ognuno faccia la sua parte e che si provveda ad intervenire prima che si debba affrontare una qualche emergenza più grave: si definiscano gli accordi per il passaggio di proprietà alla Città metropolitana, non dovrebbe essere così difficile essendo Nardella Sindaco e Presidente delle due istituzioni, garantendo eventualmente che il Comune prosegua nei controlli sull’amianto e nelle attività di manutenzione ordinaria. Continua a leggere →

Quasi la totalità dei toscani è esposta all’amianto nell’acqua potabile. Pisa e Livorno le città peggiori

Fonte: Senza Soste
Di: Maurizio Marchi, Coordinamento toscano di Medicina democratica onlus

Dai dati forniti dall’Autorità idrica toscana, esaminati e tabellati da Medicina democratica, risulta che la quasi totalità della popolazione toscana è esposta all’inquinamento da amianto nell’acqua potabile, per la presenza, ancor oggi, di ben 1.859,87 km di tubazioni  in cemento amianto su 30.993,99 km di acquedotti complessivi, il 6 % del totale. Ovviamente questa è una valutazione statistico-matematica e potrebbe essere ottimistica: infatti se i restanti 29.134,12 Km di tubazioni, ad esempio in polietilene, si trovassero a valle delle tubazioni “portanti” in amianto, tutta la rete toscana porterebbe fibre d’amianto fino al rubinetto di casa.   Per verificare questo, occorrerebbe disporre delle planimetrie degli acquedotti, ciò che al momento il livello di “trasparenza” toscana non permette. Continua a leggere →