Archivi della categoria: Piste ciclabili

La bicicletta è ammessa sulla tramvia: l’annuncio del sindaco su Facebook

Fonte: La Nazione

Due ruote trasportabili sulla tramvia: un incentivo alla mobilità “verde”

Firenze, 11 giugno 2013 – I fiorentini potranno trasportare sulla tramvia la propria bicicletta. Lo annuncia il sindaco di Firenze Matteo Renzi in un post su Facebook. Post nel quale parla anche della sua serata in tv a Piazza Pulita. Ma certo è l’annuncio che riguarda la vita della città che incuriosisce maggiormente i fiorentini. “Abbiamo vinto la battaglia contro Sua Maestà la Burocrazia – scrive il sindaco sul social network – e finalmente sarà possibile portare la bici sul tram. Tra poco l’annuncio ufficiale, credo che il servizio sarà possibile dalla settimana prossima”.

Bici, “Neanche un euro speso del milione stanziato dal Comune”

Fonte: La Repubblica – Firenze

E’ l’accusa di Ornella De Zordo, consigliera di Perunaltracittà, alla giunta Renzi. E dei fondi messi a bilancio nel 2010 l’amministrazione avrebbe liquidato solo le briciole

Un lotto da 500mila euro e uno da 450mila nel 2011. E un’altra fetta da 550mila nel 2010. Tutti soldi provenienti da mutui e alienazioni e messi a bilancio per interventi destianti a dare una svolta alla ciclabilità di Firenze, per la manutenzione e la creazione di piste ciclabili. Tutte risorse che il Comune per ora non ha speso o di cui ha utilizzato solo le briciole. E’ l’accusa di Ornella De Zordo alla giunta guidata da Matteo Renzi. Un contabilità “al risparmio” scovata dal consigliere di Perunaltracittà nei documenti allegati al bilancio di previsione 2012.

“Se si leggono i fondi stanziati per le piste ciclabili dal 2009 al 2011 e le cifre di quanto effettivamente liquidato per le opere realizzate – dice De Zordo – c’è da rimanere allibiti”. Sì, perchè se si sta alle cifre, gli annunci, le discussioni, e “le varie mozioni approvate in consiglio comunale a favore dell’uso della bicicletta per la realizzazione di nuovi percorsi ciclabili”, l’amministrazione otterrebbe una delle bocciature più brucianti proprio sul fronte di uno dei punti cardine del suo programma. Non solo non avrebbe speso un euro dei 950mila stanziati per “la realizzazione e manutenzione di piste ciclabili” nel 2011, ma anche nei primi due anni di mandato sarebbero pochissimi i soldi spesi rispetto a quelli contabilizzati. “Nel 2010 dei 450 mila di un primo fondo e di altri 100mila di un secondo – rincara De Zordo – sono stati liquidati rispettivamente 7.126,51 e 1.888, 27 euro. Nel 2009, per la pista ciclabile di riva destra d’Arno Rovezzano-Girone, il Comune ha utilizzato solo 3.958,54 euro a fronte di 253.741,85″, mentre per la pista da Rovezzano soli 1.597,96 su 96.258,15 disponibili”.
Una capacità di concretizzare i progetti che, se confrontata con quella della precedente giunta Domenici, fa impallidire. “Nel 2008 furono spesi per le piste ciclabili 154.935,68 e ulteriori 91.434,18 euro, rispetto a una disponibilità di fondi rispettivamente pari a 180.000 e a 140.000 euro”.
Ma cosa è oprevisto nel bilancio di previsione? In vista dei mondiali di ciclismo del settembre 2013, quando Firenze si dovrà presentare con interventi ciclabili realizzati “a misura di Europa”, “non c’è da farsi grandi illusioni – conclude la consigliera – Innanzitutto per la pista in riva sinistra d’Arno dall’Argingrosso al confine comunale sono previsti 400.000 euro complessivi, provenienti dal contributo Ministeriale e dai trasferimenti di RFI, mentre per la realizzazione e manutenzione straordinaria di piste ciclabili sono previsti 330.000 euro per il 2012 e complessivi 1.040.000 euro per il 2013 fra trasferimenti da RFI e mutui. Saranno spesi in tempo per i mondiali di ciclismo?”.

L’appello delle associazioni “Basta morti, salvate i ciclisti”

Fonte: La Repubblica
Di: Mario Neri

Città ciclabile e FirenzeInBici chiedono alle istituzioni di aderire concretamente alla campagna lanciata dal quotidiano inglese Times. “Rispettate la legge, il 20 per cento degli incassi delle multe vengano investiti per la sicurezza stradale”

L'appello delle associazioni "Basta morti, salvate i ciclisti"

Chiedono il rispetto delle norme. “E cioè che ci si attenga a una legge vecchia del 1998 e mai applicata. Quella che imporrebbe che il 20 per cento degli incassi derivati dalle multe venga speso per la sicurezza stradale”. E accusano Palazzo Vecchio, colpevole di non aver inserito in bilancio nessun vero piano di investimenti per costruire una rete di piste ciclabili e attraversamenti destinati ai 30 mila che ogni giorno “mettono a rischio la pelle” percorrendo la città a pedali. “Basta morti”, è l’appello che lanciano le associazioni di ciclisti fiorentine dopo l’ultimo incidente in cui ha perso la vita un ragazzo in via Canova. Il quarto dall’inizio del 2011, il terzo negli ultimi cinque mesi. Per questo la associazioni Città ciclabile e FirenzeInBici chiedono al Comune che si attivi concretamente per mantenere fede al patto che ha sottoscritto aderendo alla campagna internazionale “Salviamo i ciclisti” lanciata dal quotidiano inglese Times e rimbalzata in Italia attraverso 34 blogger.
Cities fit for cycling
Un manifesto della sicurezza per chi viaggia in bici nelle città europee tradotto in otto punti. “L’appello impegnerebbe le amministrazioni comunali ad imporre regole di acceso nei centri urbani – dice Gianni Lopes Pegna di Firenzeinbici – Norme che obblighino, ad esempio, gli autorticolati ad essere dotati di sensori che segnalino la svolta e barre laterali che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote. Oppure l’abbassamento dei limiti di velocità a 30 chilometri orari laddove non è possibile realizzare piste ciclabili. Tutte cose che finora sono rimaste lettera morta nonostante il Comune abbia aderito alla campagna”.
Per evitare incidenti e tragedie servirebbe che la “mobilità ciclabile diventasse parte integrante della mobilità generale”. E cioè Firenze dovrebbe adeguarsi agli standard europei. “Ad esempio realizzare percorsi protetti e lineari, incroci sicuri con attraversamenti che abbiano semafori preferenziali per i cilcisti e tracciati per superare in sicurezza le rotatorie”, continua Lopes Pegna.
Non solo. Le associazioni chiedono al sindaco Matteo Renzi di rispettare il patto siglato con i ciclisti ad inizio legislatura. “Ci aveva promesso 10 chilometri di piste ogni anno, in due anni e mezzo ne sono stati realizzati 7 – accusa Carla Lucatti di Città ciclabile – e quel che è peggio che nel bilancio appena licenziato dalla giunta per le bici ci sono solo le briciole. Anzi, solo molti gli interventi di vetrina. L’unico investimento destinato alla voce ‘bicicletta’ è quello relativo al risanamento delle strade che costituiranno i percorsi dei mondiali di ciclismo, ben 24 milioni, ma nulla che faccia pensare a un vero piano integrato per la mobilità a pedali”.

Piste ciclabili: promessi 25 km ma ne sono stati fatti solo 7

Fonte: La Repubblica Firenze
Di Ilaria Ciuti

Ancora “fantasma” il patto siglato dal sindaco Matteo Renzi in campagna elettorale e le ultime pedonalizzazioni hanno reso impossibile la vita ai ciclisti.
Sono trentamila i fiorentini sulle due ruote

Avrebbero dovuto essere 10 chilometri di nuove piste ciclabili ogni anno: 25 adesso, a mezzo mandato della giunta Renzi. Ne sono stati fatti in tutto 7, secondo il consigliere per la bicicletta Giampiero Gallo, o 5, secondo l’associazione dei ciclisti Firenzeinbici (www.firenzeinbici.net). Comunque, da poco più di un terzo a un quinto di quanto promesso dal sindaco Renzi con la firma, in campagna elettorale, del Patto per la bicicletta con Firenzeinbici. Obiettivo: «Mobilità ciclabile come parte integrante della mobilità in generale». Che significa, avere un piano generale integrato, adeguarsi agli standard europei, vedi percorsi protetti e lineari, incroci sicuri. Altrimenti uno abbandona il mezzo non inquinante e non ingombrante e riacchiappa l’auto.
Niente. Eppure sono in aumento i già 30 mila che pedalano fai da te. Potrebbero crescere ancora di più se molti non avessero paura del caos o di rimetterci le penne appena usciti dalla Ztl . Le piste ciclabili sono 60 chilometri, in realtà assai meno: 15 sono vialetti di parchi come le Cascine o l’Anconella, altre piste, come per esempio in viale Duse, sono così malfatte da risultare inutilizzabili (a Hannover, più meno a misura di Firenze, ci sono 600 chilometri di piste, a Modena 190). Mancano, nonostante che per norma le piste debbano essere continuate e dirette, gli attraversamenti ciclabili agli incroci (dipinti dello stesso colore della pista e distinti dai pedonali): non fatti nelle nuove piste, spariti dalle vecchie, cancellati in punti nevralgici come tra viale Lavagnini e viale Strozzi alla Fortezza. Fino all’assurdità di rendere, nelle ultime pedonalizzazioni, la vita impossibile ai ciclisti.
Per via del senso contrario dedicato ai taxi (si pensa a tutti fuorchè alle bici), non possono più pedalare nell’ultimo tratto del tragitto stazione  Duomo. A causa della cancellazione del doppio senso dalle piste dei ponti Santa Trinita e delle Grazie e sul Lungarno Corsini, non passano dall’Oltrarno al centro. Ora Gallo, che da parte sua si dà da fare, annunzia qualche buona notizia: dopo mesi e dopo un ricorso di Firenzeinbici al ministero delle infrastrutture, il doppio senso sul ponte Santa Trinita e sul lungarno tornerà tramite cordolo. Si farà la nuova pista in via di Villamagna, si collegheranno le due piste di via De Sanctis e via Piagentina, si rifaranno in asfalto rosso 8 chilometri di vecchie piste. Per ora però l’immaginifica «ricucitura» di piste che, se esistono, sono spezzoni è ferma alle parole: pedali e poi finisci nel nulla.
Pro bici non solo il Patto, ma anche i punti 33 e 34 dei 100 del programma elettorale di Renzi. Punto 33: «Abc di ogni intervento è la valorizzazione della bicicletta come possibilità reale di mobilità alternativa». Si faranno, c’è scritto, bike sharing e rastrelliere: su uno siamo al niente, sulle altre a poco. Punto 34: «A posto le piste»: vedi sopra. Il Patto Renziciclisti prevedeva cartelli stradali riordinati: solito niente. Quelli in vigore indicano erroneamente che le bici non possano andare in doppio senso in area pedonale (tranne al Duomo). Spesso non c’è neanche indicato sopra che dette aree sono aperte ai ciclisti. Chi non conosce le regole, spesso ignote anche ai vigili, desiste. A stare ai cartelli, il tragitto ciclo pedonale piazza Beccaria  centro sarebbe proibito ai pedali. Sempre nel Patto, Renzi si era impegnato a spendere per la bicicletta 5 euro l’anno per abitante, sarebbero oltre 4 milioni e mezzo a oggi, è grassa se si arriva oltre i due milioni in due anni e mezzo. Il sindaco aveva concordato di rafforzare l’ufficio biciclette: lo ha eliminato. Un’altra promessa fondamentale era stata di rafforzare i collegamenti periferie  centro: da viale Europa, Novoli, Rifredi, Careggi, il polo di Sesto, l’Isolotto: niente. Non collegato neanche il Palagiustizia.

Rete No Smog Firenze: vogliamo risorse per le bici!!

Fonte: Nove da Firenze

La Rete No Smog non ci sta e dice “Basta parole! Servono risorse per le bici”

“Dopo ben tre mozioni a favore della bici, approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale, dalle parole bisogna passare ai fatti, riservando alle biciclette risorse finanziarie ed umane adeguate sia nel bilancio in fase di approvazione sia negli stanziamenti previsti per i Mondiali di Ciclismo, considerando anche il ruolo trainante che la mobilità ciclistica potrebbe svolgere per contribuire a rispettare gli impegni presi per il Patto dei Sindaci per la riduzione del CO2 del 20% entro il 2020 e a diminuire la pressione del traffico dopo le pedonalizzazioni attuate e previste. Inoltre i Mondiali di Ciclismo 2013 rappresentano una grande vetrina internazionale ed è quindi indispensabile disporre di una mobilità ciclabile adeguata ai tempi moderni, con il completamento della rete di piste ciclabili, con l’attivazione del bike sharing e con la realizzazione di una serie di interventi straordinari. Ma servono risorse finanziarie importanti, dai fondi dei Mondiali come dai proventi delle multe, visto che Legge 366/98 prevede l’impegno in bilancio del 10% degli stessi proventi per la realizzazione e la manutenzione delle piste ciclabili”.
La RETE NO SMOG FIRENZE composta da Città Ciclabile, Fare Verde, Fiab FirenzeInBici, Italia Nostra, Medici per l’Ambiente, Medicina Democratica, sTraffichiamo Firenze, Terra! chiede quindi all’Amministrazione Comunale di operare e intervenire attivamente, affinché già da questo Bilancio di Previsione 2011, in discussione e approvazione in questi giorni, si passi davvero dalle parole ai fatti.

Rete No Smog e la pedonalizzazione a Firenze

Fonte: Nove da Firenze, giovedì 2 giugno 2011

Pedonalizzazioni e ciclabili, Rete No Smog: ‘Servono 10 milioni in due anni’

Città Ciclabile, Fare Verde, Fiab FirenzeInBici, Italia Nostra, Medici per l’Ambiente, Medicina Democratica, sTraffichiamo Firenze, Terra! sono le realtà associative che compongono la Rete No Smog di Firenze che in vista dei Mondiali di ciclismo del 2013 ed alla luce della programmazione comunale sulle nuove pedonalizzazioni, chiede un incontro urgente con il vicesindaco con delega allo Sport, Dario Nardella.
“In vista delle prossime pedonalizzazioni e per la riduzione dell’inquinamento da PM10 e CO2, i fondi che arriveranno grazie ai Mondiali di Ciclismo 2013 rappresentano un’occasione unica per completare la rete di piste ciclabili, per attivare il bike sharing e una serie di interventi straordinari per ottimizzare la ciclabilità di Firenze, ma servono almeno 10 milioni di euro in due anni, mentre sono stati ipotizzati solo 1,2 milioni”, afferma la Rete No Smog che chiede un incontro urgente al Vicesindaco Nardella.
Servono risorse finanziarie importanti, dai fondi dei Mondiali come dai proventi delle multe, visto che Legge 366/98 prevede l’impegno in bilancio del 10% degli stessi proventi per la realizzazione e la manutenzione delle piste ciclabili. “L’amministrazione comunale deve perciò muoversi subito – concludono dalla Rete No Smog – a partire dal Bilancio di Previsione 2011 in discussione e approvazione nelle prossime settimane”.