Archivi della categoria: Ataf

Trasporto in tilt a Firenze: verifica urgente su Ataf

Fonte: Nove da Firenze, 25/09/2015
Di: Antonio Lenoci

Una riunione urgente la prossima settimana per verificare la situazione del trasporto pubblico in città

Ataf non è più azienda pubblica, ma il Comune di Firenze richiama i vertici societari dopo il caos e le lamentele degli ultimi giorni che hanno visto una città paralizzata attendere alle fermate mezzi stracolmi di persone.
L’assessore alla mobilità Stefano Giorgettidichiara Gli ultimi giorni sono stati particolari per la mobilità cittadina: all’assestamento della circolazione a seguito della riapertura delle scuole e alle difficoltà legate ai cantieri di Grandi Stazioni in corso nell’area della stazione di Santa Maria Novella, si sono sommati i disagi consueti nelle giornate di pioggia e la protesta dei tassisti”.
“Abbiamo ricevuto molte segnalazioni di problemi nel servizio Ataf – sottolinea l’assessore – e occorre intervenire subito. Non vogliamo fare le multe per i disservizi, quello che ci interessa è la regolarità delle corse.
Per questo ho convocato una riunione martedì prossimo con i vertici dell’azienda e con la Città Metropolitana per verificare la situazione e individuare alcuni correttivi immediati”. Intanto, conclude l’assessore Giorgetti, tra una decina di giorni arriveranno venti nuovi autisti e questo dovrebbe consentire un miglioramento dell’organizzazione del servizio”.
Nei mesi scorsi sono stati presentati in più occasioni numerosi mezzi in dotazione di Ataf: nuova concezione della salita e discesa, nuove obliteratrici e nuovi arredi interni con posti a seduta allargata. Mancavano gli autisti per guidarli?
Proprio i tassisti nelle ultime ore, intervenendo sul tema della congestione del capoluogo hanno sottolineato come l’assegnazione di nuove licenze o addirittura la liberalizzazione del servizio si scontrerebbero con una mobilità oramai satura che non chiede altri veicoli, ma libertà di scorrimento per quelli già esistenti.

Addio bussini elettrici: troppo costosi

Si va proprio nella direzione giusta…’Le magnifiche sorti e progressive’!

Fonte: Il Corriere Fiorentino, 14/3/2014
Di: Claudio Bozza

Addio bussini elettrici: troppo costosi 
In centro solo quelli a metano e gasolio: e la città green, vietata ai motori?
Con le pedonalizzazioni sembravano l’unica soluzione. Ma ogni mezzo costa all’anno
37 mila euro di manutenzione

Manutenzione troppo cara, Ataf cancella i 12 bussini elettrici sopravvissuti e punta sui nuovi mezzi a metano e a gasolio «verde». Succede a Firenze, dove secondo le previsioni di Matteo Renzi, dal 2016 per entrare in Ztl sarebbe stato obbligatorio guidare un’auto elettrica. Un traguardo ecologico ambizioso, a cui l’ex sindaco sarebbe voluto arrivare dopo essere partito da una raffica di pedonalizzazioni.
Lo stop alle auto in piazza Duomo, piazza Pitti e via Tornabuoni aveva costretto Ataf a ridisegnare completamente i percorsi dei bus. E per raggiungere il cuore della città, passando da vicoli, stradine e spazi non adatti ai bus di grandi dimensioni e non elettrici, la soluzione migliore sembrava essere proprio quella di potenziare il servizio dei bussini elettrici. Meno inquinamento e mezzi meno ingombranti. Cosa che però poi non è mai avvenuta. Mentre i fondi per il trasporto pubblico subivano tagli su tagli, i costi di manutenzione dei mezzi ecologici diventavano sempre più insostenibili. Continua a leggere →

Pm 10 alle stelle, Rete No Smog: “Un Natale avvelenato”

Fonte: Nove da Firenze

Nell’indifferenza generale continuano gli sforamenti del PM10 che hanno originato le due ordinanze del Comune con blocchi al traffico dei veicoli più inquinanti.
“Chi lo sa che con sabato sono diventati 10 i giorni quasi consecutivi di sforamento nelle centraline di Firenze? Chi sa esattamente quali sono i divieti che prevedono anche il blocco delle auto diesel euro 3, immatricolate fino al 2006, su tutto il territorio comunale?? Quante sono le multe fatte nei giorni scorsi dalla polizia municipale? Anche a Natale e fine dell’anno avremo gli sforamenti e i blocchi del traffico?”. Queste le domande che pongono le associazioni componenti la Rete, Città Ciclabile, Italia Nostra, Medici per l’Ambiente, Medicina Democratica, sTraffichiamo Firenze, Terra! 
Lo studio ESCAPE sull’inquinamento atmosferico, recentemente pubblicato e al quale hanno collaborato centri specializzati come la Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano, ha provato che il PM10 causa il cancro al polmone e che il rischio aumenta quanto più si è esposti, per esempio chi abita o lavora in zone con molto traffico. Su un totale di 367.251 persone, seguite nello studio per 14 anni, 29.076 sono state le morti per cause non accidentali e 2095 hanno contratto un cancro nel periodo dell’indagine: circa lo 0,67% della popolazione osservata, 5 persone su 10.000 ogni anno. Altro dato allarmante: per ogni incremento di 10 microgrammi per metro cubo (µg/m3 ) di PM10, la probabilità di contrarre un tumore ai polmoni aumenta del 22%.
“Visti i livelli di Pm10 di questi giorni a Firenze – concludono le associazioni della Rete No Smog – quali conseguenze potremmo avere sulla salute dei cittadini, specialmente nelle zone abitate e particolarmente inquinate dal Pm10?”.
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi: “Il sindaco Renzi dichiarò in una intervista del 26 novembre 2009: “nel 2013 avremo un Natale meno inquinato, questo davvero mi sento di poterlo promettere senza prendere in giro nessuno…il Piano antismog è il programma di mandato”. Detto-non Fatto! A distanza di quattro anni e visti i livelli di Pm10 nell’aria di Firenze, si può dire che sull’inquinamento il sindaco Renzi ha preso in giro i fiorentini. Renzi aggiunse nell’intervista: “la vera rivoluzione non sta in un piano ma nei fatti concreti: incrementare il trasporto pubblico locale, fare la gara per rinnovare completamente il parco Ataf, acquistare molti più bussini elettrici da far girare in centro, rifare le piste ciclabili di sana pianta, scommettere sulla mobilità elettrica, creare una ferrovia metropolitana di superficie…”. Se a questi “fatti concreti” che Renzi non ha concretizzato, si aggiungessero anche il più volte annunciato “bike sharing” e gli incentivi all’acquisto di mezzi elettrici, esauriti poi riaperti e riesauriti pochi giorni dopo, il fallimento è totale.
Ora, nel dicembre 2013, con il Pm10 alle stelle da 10 giorni consecutivi persino dentro Boboli, l’assessore Biti ha ancora il coraggio di affermare che le politiche dell’amministrazione funzionano: eppure lei stessa, intervistata da una televisone locale, ieri ha dovuto ammettere che non ci sono stati neppure adeguati controlli per i divieti di circolazione entrati in vigore da giovedì. Vista la poca informazione fatta dall’A.C. sui blocchi del traffico, diciamo pure che i divieti non solo non sono stati rispettati ma sono stati proprio ignorati dagli automobilisti che non ne erano a conoscenza.
Serve invece che vengano resi più efficaci i provvedimenti antismog a partire da quelli strutturali, cioè le promesse non mantenute di Renzi – che sulla carta erano condivisibilissime. Per limitare il danno ora si potrebbe ripescare dalle proposte della Regione (vedi delibera 246 del 1/3/2010): togliere la fascia oraria dei blocchi del traffico estendendo il divieto dalle 8.30 alle 18.30; incentivare l’uso del trasporto pubblico istituendo corse suppletive dei bus e prevedendo la gratuità del biglietto Ataf. E anche rilanciare la proposta che fece nel marzo 2008 al ministero dei trasporti l’allora presidente della Regione Claudio Martini: il limite di velocità di 90 km all’ora in autostrada nei tratti vicini ai centri abitati più critici, da Firenze nord a Firenze sud. Non costerebbe nulla proporre i 90 km/h al sottosegretario ai Trasporti D’Angelis, che spesso viene incontro alle richieste di quest’amministrazione. E in parallelo al limite di velocità in autostrada, l’amministrazione potrebbe far rispettare il limite di 30 km all’ora dove già in teoria ci sarebbe (centro storico) estendendolo a una fascia più ampia di strade limitatamente ai periodi di emergenza smog come quello in corso e quelli che, ormai lo sappiamo, si ripresenteranno tra gennaio e febbraio prossimi.
Proposte concrete che si potrebbero attivare se si avesse a cuore la salute della popolazione e si scegliesse di prendere iniziative di sostanza anziché di pura immagine: l’A.C. è informata del recentissimo studio Escape secondo il quale per l’incremento di 10 microgrammi al metro cubo di PM10 aumenta del 22% la probabilità di contrarre tumore ai polmoni?”.

Allarme smog, De Zordo e Grassi: “Andate in fumo tutte le promesse di Renzi sul piano-antismog”

Fonte: Perunaltracittà

Dopo 10 giorni di sforamento del PM10 proposte concrete per ridurre l’inquinamento.Il sindaco Renzi dichiarò in una intervista del 26 novembre 2009: “nel 2013 avremo un Natale meno inquinato, questo davvero mi sento di poterlo promettere senza prendere in giro nessuno…il Piano antismog è il programma di mandato”.  Detto-non Fatto! A distanza di quattro anni e visti i livelli di Pm10 nell’aria di Firenze, si può dire che sull’inquinamento il sindaco Renzi ha preso in giro i fiorentini. Renzi aggiunse nell’intervista: “la vera rivoluzione non sta in un piano ma nei fatti concreti: incremetare il trasporto pubblico locale, fare la gara per rinnovare completamente il parco Ataf, acquistare molti più bussini elettrici da far girare in centro, rifare le piste ciclabili di sana pianta, scommettere sulla mobilità elettrica, creare una ferrovia metropolitana di superficie…”. Se a questi “fatti concreti” che Renzi non ha concretizzato, si aggiungessero anche il più volte annunciato “bike sharing” e gli incentivi all’acquisto di mezzi elettrici, esauriti poi riaperti e riesauriti pochi giorni dopo, il fallimento è totale.
Ora, nel dicembre 2013, con il Pm10 alle stelle da 10 giorni consecutivi persino dentro Boboli, l’assessore Biti ha ancora il coraggio di affermare che le politiche dell’amministrazione funzionano:  eppure lei stessa, intervistata da una televisone locale, ieri ha dovuto ammettere che non ci sono stati neppure adeguati controlli per i divieti di circolazione entrati in vigore da giovedì. Vista la poca informazione fatta dall’A.C. sui blocchi del traffico, diciamo pure che i divieti non solo non sono stati rispettati ma sono stati proprio ignorati dagli automobilisti che non ne erano a conoscenza.
Serve invece che vengano resi più efficaci i provvedimenti antismog a partire da quelli strutturali,  cioè le promesse non mantenute di Renzi – che sulla carta erano condivisibilissime.  Per limitare il danno ora si potrebbe ripescare dalle proposte della Regione (vedi delibera 246 del 1/3/2010): togliere la fascia  oraria  dei blocchi del traffico estendendo il divieto dalle 8.30 alle 18.30; incentivare l’uso del trasporto pubblico istituendo corse suppletive dei bus e prevedendo la gratuità del biglietto Ataf. E anche  rilanciare la proposta che fece nel marzo 2008 al ministero dei trasporti l’allora presidente della Regione Claudio Martini: il limite di velocità di  90 km all’ora in autostrada nei tratti vicini ai centri abitati più critici, da Firenze nord a Firenze sud. Non costerebbe nulla proporre i 90 km/h al sottosegretario ai Trasporti D’Angelis, che spesso viene incontro alle richieste di quest’amministrazione. E in parallelo al limite di velocità in autostrada, l’amministrazione potrebbe far rispettare il limite di 30 km all’ora dove già in teoria ci sarebbe (centro storico) estendendolo a una fascia più ampia di strade limitatamente ai periodi di emergenza smog come quello in corso e quelli che, ormai lo sappiamo, si ripresenteranno tra gennaio e febbraio prossimi.
Proposte concrete che si potrebbero attivare se si avesse a cuore la salute della popolazione e si scegliesse di prendere iniziative di sostanza anziché di pura immagine: l’A.C. è informata del recentissimo studio Escape secondo il quale per l’incremento di 10 microgrammi al metro cubo di PM10 aumenta del 22% la probabilità di contrarre tumore ai polmoni?

Flash mob sul traffico in Via dei Serragli e Via Romana

Martedì 25 GIUGNO alle ORE 17,30 in Piazza San Felice FLASH MOB del COMITATO RESIDENTI SERRAGLI-ROMANA e COMITATO OLTRARNO FUTURO

Italia Nostra Firenze condivide tutte le criticità evidenziate e sostiene la protesta dei comitati locali e il flash mob odierno

Il COMITATO OLTRARNO FUTURO comunica il proprio attivo sostegno alla PROTESTA in forma di FLASH MOB, promossa per MARTEDI’ 25 GIUGNO alle ORE 17,30 in Piazza San Felice dal COMITATO RESIDENTI SERRAGLI-ROMANA, per evidenziare al Sindaco e alla Amministrazione comunale (per l’ennesima volta!) tutti i problemi derivanti dal traffico in Via dei Serragli e in Via Romana (senza dimenticare Borgo San Frediano) e ne condivide le richieste, in particolare per: l’abolizione del passaggio di bus turistici e una riduzione sostanziale del traffico, attualmente incompatibile con il rispetto della salute dei cittadini, l’installazione di una centralina di misurazione dello smog, l’introduzione della ZTL 24 ore su 24 e di bussini elettrici per il trasporto pubblico nelle strade dell’Oltrarno.
La “vertenza Traffico”, insieme alla “vertenza Nidiaci” (per la riacquisizione dei locali di Ludoteca di Via della Chiesa e totalità del Giardino Nidiaci), alla “vertenza Carmine” (in opposizione alla costruzione di un parcheggio interrato nella storica piazza) e alla “vertenza Santa Rosa” (contro la vendita dell’immobile ASL e lo smantellamento del presidio sanitario), è parte integrante delle iniziative in cui è attivo il COMITATO OLTRARNO FUTURO contro il peggioramento della qualità della vita della popolazione nell’Oltrarno.

Rassegna stampa
Fonte: La Nazione Firenze 28/5/2013
Di: Rossella Conte

«Noi ostaggi di smog e frastuono Quanti bus, scosse di terremoto»
Oltrarno protesta. via dei Serragli sotto stress, residenti in rivolta

«La mia bambina ha una tosse strana da un po’, spesso la mattina andiamo a Fiesole a cercare un po’ d’aria buona mentre la sera ha gli incubi: ogni mezzo che passa tuona come una scossa di terremoto». Luisa Signorini non ne può più dei 900 mezzi di trasporto che ogni giorno solcano via dei Serragli. Calcolatrice alla mano: 9mila in dieci giorni, 328mila circa in un anno. E’ meno male che a Firenze si sarebbero dovuti «sentire più passi e meno rumore dei motori», denunciano i residenti alludendo al piano renziano per una città sempre più a misura di pedone. L’Oltrarno soffoca e promette l’ennesima battaglia. «Siamo pronti a un esposto», annuncia Lucrezia Abrani, legale del Comitato via dei Serragli e via Romana. «Chiediamo che venga rivista la mobilità della zona, con il divieto ai grandi bus turistici, l’introduzione di bus elettrici, una porta telematica all’inizio di piazza Sauro e l’ampliamento della ztl». Oltre cento le persone che ieri con tanto di mascherina anti smog e slogan di vario tipo («No Fiorenziland» o «Basta scosse di terremoto in casa» o anche «I nostri bambini si ammalano di tumore») si sono riappropriati delle strade in cui vivono ostacolando per una manciata di minuti il traffico privato e pubblico. «Riproporremo a breve un’altra manifestazione e cercheremo di trasformare il flash mob in un appuntamento fisso e costante finchè le istituzioni non ci daranno delle risposte concrete» dicono.
Sono bastati sei minuti per contare almeno cinque bus in coda uno dietro l’altro. Una signora su una sedia a rotelle cerca di svoltare in Borgo San Frediano, per poco non viene investita. La stessa scena si ripete col mezzo successivo: la curva è troppo stretta, i veicoli sono costretti a prenderla a più riprese, rallentando il traffico e rendendo l’aria ancora più irrespirabile.
«Rivogliamo il divieto di svolta», sbotta Paolo con il suo cartello
«Basta con i terremoti in casa».
Una disagio che trova conferma nella prova del nove. I residenti hanno posizionato un manichino proprio all’angolo sotto accusa: il mezzo pubblico lo ha buttato a terra mentre sterzava. «E se si fosse trattato di una persona?», dice Licht , uno scrittore statunitense che a Firenze cerca ispirazione per i suoi libri. Non se la passa meglio Franca Lucia Fernandez: ha appena chiamato un architetto, deve rifare portone e pareti della propria abitazione. «Sotto casa c’è una buca su cui i mezzi ci passano a una velocità impressionante: a volte per poco non mi hanno spaccato un vetro». La signora Fernandez, come molte altre, ha la casa piena di crepe: «Chi mi ripaga?».
UNA TANGENZIALE del centro storico con smog, rumori e vibrazioni delle case. «Viviamo con la paura perenne che si tratti di un terremoto», spiega Maria Vannello, una volontaria della parrocchia di San Felice. «Non ci si può fermare nemmeno per dire una preghiera in santa pace». Sempre ieri, un gruppo ci cittadini del Comitato OltrarnoFuturo è sceso in campo per battersi per la “vertenza Nidiaci”, con la riacquisizione dei locali di Ludoteca di via della Chiesa e la totalità del Giardino Nidiaci, per la “vertenza Carmine”, in opposizione alla costruzione di un parcheggio interrato nella storica piazza, e per la “vertenza Santa Rosa”, contro la svendita dell’immobile Asl e lo smantellamento del presidio sanitario. Anche il Comitato di via Toscanella attacca: «Da mesi siamo ancora in attesa dell’accensione delle telecamere, che non ci costringano a rivolgerci di nuovo al nostro legale». L’Oltrarno, una polveriera.

Fonte: La Repubblica Firenze 28/5/2013
Di: Ilaria Ciuti

Maschere antigas, via dei Serragli soffoca
Flash mob dei residenti: noi vittime della pedonalizzazione,
tutto il traffico sotto casa

FLASH mob ieri dell’Oltrarno contro il traffico. Convocato dal comitato Serragli – Porta Romana che definisce la questione «un’emergenza». E parla di via dei Serragli, via Romana, Borgo San Frediano, e di «tutte le altre strade, piccole e strette, su cui è stato gettato il traffico tolto dalle vie più larghe che sono state pedonalizzate». Abitanti e commercianti hanno distribuito mascherine anti gas agli abitanti, issato una sagoma di un adulto e un bambino nel punto dove, raccontano, «bussino D, furgoni e camioncini sono costretti a salire sul marciapiede quando svoltano da Borgo San Frediano in via dei Serragli, manovra che prima della pedonalizzazione era proibita». Hanno traversato e riattraversato la strada, a tratti fermando, in genere rallentando il traffico affannoso della zona. E’ solo l’inizio, promettono. «Continueremo finché non ci ascolteranno. Ci siamo rivolti pazientemente e a lungo a tutti in Palazzo Vecchio, a cominciare dall’assessore alla mobilità Mattei, ma inutilmente. Il sindaco poi non ci considera nemmeno. Non avremmo voluto scendere in strada ma non abbiamo alternative», spiega Lidia Castellani. Il traffico è sempre stato per loro una dannazione, dicono gli abitanti. «Ma dopo la pedonalizzazione è invivibile – racconta Lucrezia Abrami – Iltraffico confluisce in via dei Serragli da tutte le strade: via dei Fossi, Lungarno Guicciardini, Borgo San Frediano. Né esiste più il calmieratore della prima parte della strada che prima era pedonalizzata».
Aderisce Oltramo Futuro. Ornella De Zordo (capogruppo in Comune di perUnaltracittà) dà il suo sostegno. Gli abitanti e i commercianti dipingono l’inferno: «Non si respira più, la strada è un canyon, gli inquinanti ristagnano, i bambini e i vecchi tossiscono sempre, nelle case si aprono le crepe perle vibrazioni che fanno tremare tutto in continuazione, anche i cucchiaini sui piattini delle tazze del caffè». Hanno contato un migliaio di passaggi di bus e pullman al giorno, tra 400 mezzi Ataf e gli «enormi» pullman dei turisti: «Non possiamo più vivere in questo stato, le istituzioni ci devono dare una risposta». Loro ce l’hanno e hanno messo giù un decalogo: solo bussini elettrici in Oltrarno e scambio con i mezzi pesanti fuori, a Porta Romana; spostamento totale dei bus turistici; Ztl 24 ore su 24; porta telematica in piazza Nazario Sauro; riduzione generalizzata di scooter e auto con autorizzazione ai soli residenti; controllo dell’entrata abusiva nella Ztl da piazza Tasso – via del Campuccio: «Ci passano tutti, lo sanno anche i vigili, ma nessuno fa niente». E, ancora: limite di velocità per tutti i mezzi; centralina per misurare l’inquinamento invia dei Serragli-piazza Sauro: «Qui in mezzo all’inferno del traffico, alle nostre case e alle botteghe che se stai sulla porta ti affumichi. E non solo nel giardino di Boboli».

Fonte: Corriere Fiorentino 28/5/2013 

Oltrarno, la protesta dei residenti:
bus anche sui marciapiedi, ora basta

Si sono dati appuntamento in piazza Nazario Sauro alle 17 di ieri pomeriggio, all’incrocio tra via di Santo Spirito e via dei Serragli. E qui per almeno un’ora una cinquantina di residenti dell’Oltrarno hanno rallentato pesantemente il traffico fino a ponte della Carraia per chiedere lo stop al passaggio di bus pesanti (sia turistici che di linea) in via dei Serragli e via Romana.
Troppo smog e rumore, oltre alle continue lesioni – denunciano i cittadini – alle abitazioni a causa dei continuo passaggio di mezzi pesanti, macchie e motorini. Ma soprattutto, troppo pericolosi quegli autobus che da borgo san Frediano per svoltare su via dei Serragli sono costretti a salire con le ruote sul marciapiede. Per dimostrarlo residenti e membri del comitato OltrarnoFuturo hanno sostato proprio sui due marciapiedi a ridosso dell’incrocio, impedendo di fatto ai bussini di svoltare. Con inevitabili conseguenze sul traffico, a singhiozzo fino alle 18 anche a causa del continuo attraversamento della strada da parte dei manifestanti. Sono diverse però le richieste: oltre allo stop agli autobus pesanti (a favore dei soli bussini provenienti però da lungarno Guicciardini e ponte alla Carraia), i residenti chiedono la Ztl h 24, l’installazione di una centralina di rilevazione delle polveri sottili ed una nuova porta telematica in piazza Nazario Sauro.

27 maggio, flash mob in Oltrarno

LUNEDI’ 27 MAGGIO ORE 17 angolo Borgo S.Frediano/via dei Serragli. Il flash mob consisterà in varie forme di protesta con installazioni, cartelli e quant’altro necessario per rendere visibile e d’effetto la protesta.
Comunicato stampa del Comitato Residenti Serragli Romana:
“La protesta parte dall’esasperazione dei residenti dovuta ad una quotidiana convivenza con smog, polveri sottili, vibrazioni, rumore e alle condizioni di salute di molti di essi tra cui bambini, dovute all’alto tasso d’inquinamento atmosferico ed acustico”
Il ripetuto passaggio di mezzi pesanti (Autobus turistici, Autobus di Linea; 400 bus Ataf al giorno, Autobus NCC noleggio con conducente che scorrazzano i turisti nel centro storico) e di autovetture e scooter non autorizzati sta creando seri problemi alle strutture delle case che si affacciano sulla strada e un disagio per i residenti che non riescono più a condurre una vita serena nel proprio ambiente domestico causa le frequenti vibrazioni, gli insopportabili rumori e l’impossibilità di areazione della propria casa”
Non possiamo più vivere in queste condizioni, le istituzioni ci devono delle risposte ormai da troppo tempo ed è arrivato il momento di agire per farsi ascoltare.
I residenti sono determinati ad andare avanti nella lotta per la difesa della salute e del loro quartiere!!!
Le nostre proposte sono:

  • Ampliamento della ZTL 24 ore
  • Riduzione del numero di autovetture e scooter in transito limitato ai soli residenti
  • Consentire su Via dei Serragli e VIa Romana il solo passaggio di bus elettrici o bussini di dimensioni ridotte in sostituzione degli autobus pesanti, tali mezzi potrebbero far coincidenza con veicoli più pesanti a Porta Romana
  • Collocare una porta Telematica all’inizio di Piazza N. Sauro e il divieto di transito per pullman turistici e mezzi dei non residenti -Mutamento del percorso per tutti i pullman turistici (pullman ex atr.14,pullman BASPI, pullman NCC
  • Asfaltare con materiale fonoassorbente il secondo tratto di via dei Serragli e via Romana
  • Inserimento dei limiti di velocità per tutti i mezzi in transito
  • Collocare nella zona di Via dei Serragli e via Romana una centralina di rilevazioni polveri e acustica per dimostrare l’eccessiva emissione di sostanze inquinanti.
  • Controllo nell’accesso alla Ztl da piazza Tasso in via del Campuccio a tutti i mezzi non autorizzati, in questo momento tutti possono accedere liberamente entrando così nella ZTL senza problemi (cosa nota anche alla Direzione Mobilità del Comune di Firenze)

Cliccate qui per vedere le immagini dal sito de La Nazione