SABATO 11 MAGGIO : MARCIA DI PROTESTA COORDINATA CONTRO L’ASSALTO ALLE MONTAGNE TOSCANE
Pratomagno, Mugello (e Alta Valtiberina), Valle del Serchio, Montagna Pistoiese, Apuane.
“Per gridare forte e chiaro, a chi governa la Toscana che l’ambiente montano è un bene comune fondamentale, un bene tanto più prezioso e da tutelare efficacemente in un’epoca di emergenze climatiche e rischi idro-geologici in aumento esponenziale.” ( Leggi Tutto)
CHI DIFENDE L’APPENNINO AMA IL FUTURO
Giù le mani dal Monte Giogo di Villore, Vicchio giù le mani dalle montagne toscane!
il Comitato Tutela Crinale Mugellano, Crinali liberi, organizza una Camminata in difesa dell’Appennino Mugellano dal degrado a sito industriale, come previsto dall’impianto eolico Monte Giogo di Villore, sabato 11 maggio 2024, ore 9.30. Si tratta di un’iniziativa congiunta con i Comitati del Pratomagno, della Valle del Serchio, della Montagna pistoiese e delle Apuane, uniti nella difesa delle montagne e degli ecosistemi montani, attaccati da opere devastanti per il paesaggio e per l’ambiente naturale.
Chi scende in campo nei propri territori, lo fa per tutti i territori che sono beni comuni.
A questo LINK l’articolo completo:
VILLORE e il gatto selvatico. Biodiversità, degrado dei territori e dei sentieri. La camminata sui luoghi dello scempio organizzata dal CAI per sabato 17 Febbraio
Un giorno di sole di questo fine gennaio ci avviamo su per il Sentiero 18 che da Villore porta al Bivacco Pian dei laghi, sui crinali del Monte Giogo di Villore. Un percorso molto amato dai camminatori, dagli appassionati di mountain bike e dagli escursionisti, perché porta al Sentiero 00 Italia, GEA e al Sentiero E1 Europa.
E’ possibile lasciare la macchina fin dove lo sterrato lo consente, e procedere per un’ora e mezzo circa, altrimenti è necessaria una jeep per arrivare al ripetitore. Salendo verso il crinale, oltre alla bellezza dei luoghi, alle belle marronete, ai panorami mozzafiato, colpisce però il degrado anticipato del Sentiero, che più avanti era stato già precedentemente dissestato dai mezzi dei tagli boschivi dello scorso inverno, prima delle prove di carotaggio per l’eolico, allargato ai lati con abbattimento di alberi e sbancato di porzioni di terra per ampliarlo. Leggi Tutto
Eolico in Mugello. Il commento del CTCM-Crinali Liberi alla sentenza del TAR: “La sentenza non ha bocciato gli ambientalisti ma il futuro del Mugello e dell’Appennino tosco emiliano-romagnolo”
Riceviamo e divulghiamo condividendo
All’indomani della Sentenza del TAR del 10 gennaio 2024, il Comitato per la Tutela dei Crinali Mugellani – Crinali Liberi, esprime il massimo disappunto per le sentenze emesse: il ricorso di Italia Nostra e del C.A.I. viene dichiarato “improcedibile” per motivi procedurali in quanto presentato prima del pronunciamento del Consiglio dei Ministri, che nel settembre 2022 superava il parere negativo delle Sovrintendenze e del suo stesso Ministero della Cultura, approvando definitivamente il PAUR della Regione Toscana Impianto eolico Monte Giogo di Villore; il ricorso del Comune di San Godenzo che viene invece “respinto” in quanto le contestazioni riportate sono giudicate infondate a seguito dell’analisi della documentazione avanzata dai diversi settori tecnici della Regione Toscana in approvazione del PAUR. Leggi tutto
Nel frattempo: Giovedì 25 gennaio, Italia Nostra Firenze ha partecipato alla trasmissione RE START su RAI 3 con la nostra Laura Barlotti a difendere i crinali del Mugello contro le pale eoliche contestate dai comitati e dall’Associazione.
Un giorno nero per la natura toscana e italiana. La sentenza del TAR sull’ impianto eolico di Monte Giogo di Villore e Corella. Il comunicato stampa congiunto di IN e CAI
11 gennaio 2024 COMUNICATO STAMPA
SENTENZA TAR IMPIANTO EOLICO MONTE GIOGO DI VILLORE E CORELLA
La sentenza del Tar toscano del 10 gennaio respinge il nostro ricorso e quello del Comune di S. Godenzo contro l’autorizzazione all’impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella con motivazioni che lasciano intatte le ragioni di sostanza per cui ci siamo opposti a questo intervento di pesante impatto ambientale.
Il ricorso di Italia Nostra e del Club Alpino Italiano non è stato neanche esaminato nei suoi contenuti di merito, solo in parte coincidenti con quelli del ricorso del Comune di S. Godenzo; il collegio giudicante infatti ha dichiarato il ricorso di Italia Nostra e del Club Alpino improcedibile per essere stato presentato mentre l’autorizzazione era sospesa.
Su questa interpretazione del Tribunale cercheremo di fare chiarezza nei prossimi giorni e di valutare se sono possibili passi legali per ottenere una giustizia più sostanziale. In questa vicenda peraltro siamo stati consapevoli fin dall’inizio che il ricorso alla Giustizia amministrativa non è la via maestra per correggere scelte che riteniamo profondamente sbagliate. Il Tribunale Amministrativo per sua competenza valuta, se pure entra in merito, solo la presenza di omissioni e illogicità, ma non censura la sostanza delle valutazioni tecniche, si limita a controllare che queste ultime siano presenti.
Le valutazioni tecniche poi sono influenzate da scelte politiche che stanno a monte e da un quadro normativo europeo e nazionale tutto a favore delle energie rinnovabili, individuate semplicisticamente come la panacea della crisi climatica, e dei gruppi industriali privati che le installano e le sfruttano. In questo clima è difficile ottenere procedure autorizzative che realizzino davvero il bilanciamento degli interessi.
Nonostante ciò, abbiamo considerato un nostro dovere e un esercizio di democrazia partecipare a tutte le fasi di questa procedura autorizzativa e affrontare lo sforzo del ricorso, con l’appoggio economico e morale di tanti cittadini, in difesa di interessi non nostri ma pubblici, a difesa del patrimonio dei beni comuni.
Il ruolo auspicabile degli Appennini e del Mugello nella transizione ecologica non può essere quello di produrre energia industriale a prezzo dell’aggravamento degli equilibri idrogeologici e ambientali, di una ulteriore perdita di biodiversità e bellezza, di una ulteriore cementificazione del suolo e di gravi danni all’ambiente.
Oggi è un giorno nero per la natura toscana e italiana. Ma la resistenza alla colonizzazione industriale di natura e paesaggio non finisce con questa sentenza, anzi è appena iniziata.
Italia Nostra Onlus
Club Alpino Italiano – Sez.Firenze