Archivi della categoria: IL PNRR IN TOSCANA

Fondi europei e fenomeno degli alberi fantasma. 330 milioni di euro per la “tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. La Corte dei Conti non è convinta della prassi adottata: piantati semi invece di alberi, durante i controlli scoperte nuove piantumazioni seccate velocemente

Pubblichiamo una breve rassegna stampa su una questione che interessa e impegna da tempo la nostra Associazione. Si tratta di una segnalazione che meriterebbe più spazio e un più ampio dibattito sui media ed è problema che si allarga dalla legittimità dell’accostamento semi-alberi a dove e come si pianta.  Lo stesso obbiettivo di 6, 6 milioni di piante nelle città metropolitane è dato che va confrontato con la disponibilità di suoli adatti alle piantumazioni mentre la messa a dimora di piante adulte può confliggere con la buona regola d’arte giardiniera e orticola di usare piante giovani nelle nuove piantagioni di alberi ornamentali.

Resta poi da porsi una domanda fondamentale e cioè se abbia senso piantare 6,6 milioni di piante  se mancano le garanzie per accudirle con costanza ovvero  tecnici giardinieri a questo scopo delegati. La sezione fiorentina di Italia Nostra, in più di una occasione pubblica, ha proposto all’Assessore all’Ambiente del Comune di Firenze di impiegare una parte dei milioni assegnati per assumere nuovi tecnici giardinieri dotando così il  servizio giardini comunale del personale necessario a garantire  la sopravvivenza nel tempo delle nuove piante.

corteconti.it, 21 marzo 2023. PNRR, CORTE CONTI: LO STATO DEL PROGETTO DI TUTELA DEL VERDE URBANO ED EXTRAURBANO “Le criticità riscontrate dalla Corte riguardano sia i progetti già finanziati con risorse nazionali e poi confluiti nel PNRR (i “progetti in essere”) – per i quali sono stati riscontrati ritardi nella piantumazione degli alberi, oltre all’inefficacia della loro messa a dimora, con piante rinvenute, in alcuni casi, già secche – sia i progetti cosiddetti “nuovi”, per i quali la piantumazione è risultata appena avviata”

ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com, 21 Marzo 2023. Corte dei Conti: per rispettare la scadenza piantati semi invece di alberi; il ministero dell’Ambiente chieda un chiarimento a Bruxelles. Durante i controlli scoperti alberi piantati già secchi

zetatielle.com, 27 Marzo 2023. Ecologismo italiano: alberi fantasma, fake news e greenwashing

COMUNICATO STAMPA ENAC: DICHIARAZIONI INFONDATE, INATTENDIBILI E INCOERENTI

Le Associazioni sottoscritte sottolineano l’inattendibilità e l’infondatezza di quanto dichiarato dal
presidente ENAC e riportato da tutta la stampa locale relativamente alla prossima realizzazione
del nuovo aeroporto di Firenze con la richiesta di utilizzare i contributi del PNRR….”
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IL PIANO DELLA CITTA’ PUBBLICA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO (di Marco Massa)

La greppia delle privatizzazioni: imprese di stato e patrimonio immobiliare.

La svendita del vasto patrimonio pubblico (di aziende, edifici, aree) è iniziata negli anni 90 con l’affermarsi nell’Unione Europea dei principi del mercato finanziario internazionale, della libera concorrenza, della riduzione del debito di stato, e per sostituire il welfare pubblico con servizi privati.

Nonostante le differenze rispetto alla vendita di imprese come Eni, Iri, Enel, Telecom, Alitalia, per il patrimonio immobiliare è stata seguita la stessa procedura di cessione, di carattere puramente finanziario, senza riferimento alle condizioni fisiche e spaziali dei beni (caratteristiche, posizione, qualità). L’apice della legislazione di liberalizzazione è stato raggiunto col governo Berlusconi del 2001 (Tremonti ministro di Economia e Finanza). Tuttavia, i risultati soprattutto per le casse dello stato e degli enti pubblici, si sono rivelati fallimentari, mentre per altri soggetti coinvolti (banche, società finanziarie internazionali, immobiliaristi) si è trattato di un’operazione molto redditizia. LEGGI TUTTO

Il PNRR in Toscana ed il Piano della città pubblica

Come viene attuato il PNRR in Toscana? Con quali ricadute positive sui settori prioritari indicati nello stesso Piano di Ripresa e Resilienza? Il gruppo di “urbanistica ” di Italia Nostra , sez. Firenze, partendo dai documenti e dai dati ufficiali regionali e comunali, ne intraprende un’analisi per cogliere e mettere in luce gli aspetti più rilevanti.

In Toscana stanno arrivando i fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo fonti regionali, 4 miliardi sono stati già erogati, altrettanti saranno disponibili nei prossimi tre/quattro anni. Sono fondi che per la dimensione eccezionale offrono un’occasione di riformare il welfare o almeno una buona parte di questo: ad esempio la sanità pubblica messa a dura prova da una lunga gestione inadeguata e dalla pandemia.La Regione ha un ruolo importante nell’attuazione del PNRR sia come soggetto attuatore, anche in rapporto alle iniziative portate avanti dalle amministrazioni centrali, sia come coordinatore dei progetti degli enti locali, sia come banditore di avvisi. Tuttavia non esistono esaurienti fonti di informazioni dalle quali si possa capire la coerenza dei progetti con i principi del PNRR.Soprattutto non si vede una strategia di insieme che esprima scelte chiare di riforme strutturali collegate alla dimensione territoriale”. ( Leggi Tutto)

A Figline V.no le alternative per realizzare una piscina coperta ci sono, ma il Comune ” tira dritto” sul sacrificio del Parco Pubblico….

Pubblichiamo la lettera, inviata da un nostro socio all’Amministrazione del Comune di Figline Valdarno, sullo scandaloso progetto, che si vuole finanziare con i fondi del PNRR, di costruzione di una piscina coperta, che distruggerà il Parco pubblico di Piazza  “Carlo Alberto Dalla Chiesa”, nonostante le 700 firme di cittadini contrari ed il ricorso da essi presentato al TAR Toscana, e nonostante esistano almeno 4 valide alternative di una sua ubicazione in aree già edificate.

Gualchiere di Remole. Il vivo interesse della Fondazione Nobriega e del principe Carlo d’Inghilterra per il loro recupero strutturale e funzionale a vantaggio pubblico, il progetto per il recupero dell’opificio medievale della Associazione Arca e il sostanziale disinteresse dei due Comuni patrimonialmente e territorialmente competenti

Giugno 2022: la pubblicazione dell’elenco dei progetti per la Città Metropolitana ammessi ai fondi PNRR, elenco edito nel sito del Comune di Firenze, smentisce l’avvenuta considerazione del recupero delle Gualchiere di Remole: nonostante le indiscrezioni dei mesi passati, le Gualchiere non sono rientrate nei progetti europei elaborati dai Comuni di Firenze e di Bagno a Ripoli.

      Ciò nonostante, va sottolineato che “La Nazione” del 23 giugno 2022, con l’articolo di Manuela Plastina, Firenze, la corona inglese restaura struttura sull’Arno? Il principe Carlo interessato, ha dato notizia del sopralluogo effettuato alla “zona in rovina” delle Gualchiere dalla signora Elizabeth Nobrega Tsakiroglu, presidente della Fondazione Nobrega e dell’Istituto Internazionale delle Conoscenze Tradizionali. La nobildonna “si è presentata anche per conto di sua Altezza reale il principe Carlo, interessato – ha spiegato – alla promozione del restauro di quello che è ormai un monumento di storia e cultura”.

      Come è noto, il principe Carlo venne coinvolto alcuni anni fa da una lettera degli studenti dell’Istituto fiorentino Leonardo da Vinci, allievi di Girolamo Dell’Olio, e nell’occasione anche il Sindaco Nardella scrisse al principe “proponendo la costituzione di una task force anglo-italiana per l’individuazione di soluzioni praticabili per quelle Gualchiere. E da Buckingham Palace era arrivata la conferma dell’interessamento”.

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