Stadio Franchi. L’allarme internazionale lanciato dall’Icomos e il riassunto della vicenda nelle pagine di Marcello Lazzerini

L’ICOMOS (il Consiglio internazionale dei monumenti e dei siti le cui funzioni principali sono la valutazione delle candidature dei siti culturali e il riferire sullo stato di conservazione dei beni culturali) è uno dei tre organi consultivi della Convenzione del Patrimonio Mondiale e del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO. Insieme al suo Comitato Scientifico Internazionale sul Patrimonio del XX secolo e con la collaborazione dell’ Associazione Pier Luigi Nervi, ha lanciato un INTERNATIONAL HERITAGE ALERT  accompagnato da un Comunicato Stampa di cui offriamo traduzione

Marcello Lazzerini dal sito web indro.it offre un’approfondita  ricostruzione della vicenda stadio a partire dalla scelta Mercafir e dalle  prese di posizione di coloro che si oppongono a chi vuole distruggerlo. L’articolo si conclude con una breve intervista a Mario Bencivenni (vice presidente della sezione fiorentina di Italia Nostra). Ne offriamo uno stralcio con l’invito alla lettura integrale

“Attacchi grossolani [al Soprintendente Pessina] che confondevano le carte in tavola poiché altro non faceva la soprintendenza, peraltro ben disposta a valutare interventi migliorativi della struttura ( la copertura, il restauro, l’aumento del numero dei posti, la visibilità e vivibilità)   a consentire operazioni che si muovessero nel rispetto delle norme di tutela del bene.  D’altra parte, altri progetti, presentati da studi di architettura, erano stati realizzati tenendo conto di questi vincoli e della destinazione dell’intera area del quartiere di Campo di Marte, a verde sportivo. Ma non sono mai stati presi in seria considerazione. Perché?”

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